La società di sicurezza informatica Zimperium ha reso noto il mese scorso che nella app
AirDroid, utilizzata da decine di milioni di utenti, è presente una
grave vulnerabilità che consentirebbe a eventuali malintenzionati presenti sulla stessa rete di "ottenere il pieno controllo di un dispositivo".
Questa nuova falla scoperta mette ancor più in evidenza
quanto sia malata la filosofia stessa che c'è alla base dei moderni smartphone (o stupidphone): con i vecchi cellulari, per scambiarsi un file, si ricorreva al bluetooth, agli infrarossi o ad un ben più sicuro cavetto USB. Oggi invece, la smania di usare "la rete" ad ogni costo, anche per utilizzi che non ne avrebbero bisogno, porta gli "utonti" a scaricare una app pericolosa come AirDroid (che comunque, falla a parte, richiede ad Android permessi per accedere alla rubrica, alla posizione GPS e addirittura per fare acquisti!

) anche per utilizzi semplici come scambiarsi un file!
Il vero dramma attuale non sono le falle di sicurezza, che nei software ci sono sempre state, ma il fatto che aziende come Google ed Apple stanno
addestrando gli utenti a comportamenti sempre più irresponsabili che li pone alla loro mercè, ma anche alla mercè di chiunque sia in grado di sfruttare gli stessi strumenti.