Abbiamo parlato in un altro topic di come BlackBerry si rifiuti di rivelare i suoi algoritmi di crittografia anche ai governi che ne fanno richiesta, per salvaguardare la privacy dei propri utenti, e ora è la volta della Apple di sbandierare una presunta attenzione alla privacy degli utenti iPhone/iPad. Dico "presunta" perchè il sistema operativo della mela è stato finora additato come pessimo esempio di ingerenza nei dati privati dell'utente, secondo solo al "mostro" android (addirittura l'iPhone traccia gli spostamenti geografici dell'utente anche da spento e a batteria scarica, come rivelato qualche tempo fa).
Ma stavolta Tim Cook non si è lasciato sfuggire l'occasione di farsi bello agli occhi di quei clienti entusiasti che tanto crederebbero a qualunque fandonia fosse pronunciata dall'erede del controverso Steve Jobs: nel corso delle indagini sulla recente strage di San Bernardino in California l'FBI avrebbe infatti richiesto alla Apple gli strumenti tecnici per violare l'iPhone dell'attentatore, e l'azienda di Cupertino si sarebbe rifiutata dandone notizia in una "lettera aperta" ai consumatori in cui illustra quanto la Apple abbia a cuore la privacy dei suoi utenti.
Fonte: http://www.apple.com/customer-letter/