La notizia, secondo me, è rivelatrice di una certa filosofia che solo Blackberry ha dimostrato negli ultimi anni, visto che invece le voci di accordi "sottobanco" tra gli altri produttori di smartphones (Google in primis, ma anche Apple e Microsoft) e agenzie governative o addirittura spionistiche si sono susseguite con regolarità imbarazzante fin dagli esordi di Android e iOS.
Certo, volendo malignare si potrebbe dire che Blackberry ha fatto "la voce grossa" con un governo non-occidentale, flagellato da decenni di conflitti e ingerenze straniere, mentre è difficile credere che farebbe lo stesso con il governo statunitense o con quello di qualche altra potenza occidentale...
