Un recente comunicato di Apple che dichiara che "forzare la chiusura delle applicazioni non fa durare di più la carica della batteria" mi ha fatto riflettere. Perchè una azienda grande come Apple dovrebbe preoccuparsi della chiusura forzata delle app sul suo sistema operativo mobile?
Ormai è chiaro e lampante a tutti che gli stupidphone, pardòn, smartphone servono soprattutto alle multinazionali, alle agenzie governative, ai servizi segreti e forse anche alla malavita organizzata per spiare chiunque desiderino (a patto che usi uno stupidphone). Per fare questo c'è stato bisogno di realizzare appositamente sistemi operativi come iOS e Android che permettono a chi ne conosce l'architettura di realizzare app che trafugano dati sensibili a insaputa dell'utente. Ma tali app, processi e moduli vari devono restare sempre in funzione per essere realmente efficaci. Ecco allora che sugli smartphone qualunque programma avviato non si chiude davvero quando l'utente "esce" dalla sua interfaccia.
Ad essere onesti non si può gettare addosso ad Apple o Google la croce per questo malcostume accettato da tutti perchè, se non ricordo male, fu Windows Mobile il primo sistema operativo mobile che non chiudeva le applicazioni costringendo l'utente ad usare task managers e programmi simili.
La filosofia che c'è dietro a questo maxi-imbroglio è che soltanto una piccolissima parte degli utenti si sarebbe presa il disturbo di controllare e chiudere le applicazioni lasciate aperte dal sistema operativo. Così, il 99% degli utenti di smartphone risultano vulnerabili praticamente 24 ore su 24 (perchè ormai i cellulari non si spengono più quando si va a dormire, oppure fanno finta di spegnersi... e nessuno si chiede perchè?).
Ma secondo voi, se già dai tempi del DOS i programmi si potevano aprire e chiudere a piacimento, davvero oggi non si riesce a sviluppare un sistema operativo mobile in grado di chiudere le applicazioni? Non vi sembra quantomeno strano?
...meditate gente, meditate.