Sin dall'arrivo sul mercato degli odierni smartphone, caratterizzati da un software potenzialmente in grado di spiare gli utenti con una profodnità mai vista prima, io mi sono domandato come fosse possibile che i governi di tutto il mondo non prendessero provvedimenti per difendere le proprie istituzioni dai rischi connessi con la diffusione di tali dispositivi presso i propri cittadini e, soprattutto, presso autorità e cariche dello stato. Sembra semplicemente che nessuno si sia posto il problema!
Ma gli USA, che non sono affatto sprovveduti in tema di sicurezza, impediscono al suo Presidente di utilizzare uno smartphone, come è emerso nel mare di notizie e pettegolezzi che si sono scatenati con l'elezione del nuovo Presidente. Avete capito bene: gli Stati Uniti, che sono la nazione in cui risiedono gli sviluppatori di quei software, non permettono alle sue più alte cariche di usare dispositivi che adottano tali software.
Come siamo messi invece in Italia? Ricorderete tutti che il premier uscente Matteo Renzi non perdeva occasione di farsi vedere con l'iPhone in mano, e se non si poneva il problema lui, figurarsi perchè dovrebbero farlo gli esponenti delle forze dell'ordine, dei vertici militari etc. etc.
Cioè, in Italia lasciamo tranquillamente che le autorità e le personalità strategiche del nostro stato utilizzino dei dispositivi il cui software viene prodotto da società residenti in potenze straniere (per quanto alleate) e di cui sono ben note e documentate le capacità spionistiche, con parte del codice scritto addirittura dai servizi segreti di quelle nazioni!!!
A me sembra una barzelletta. Poi ci scandalizziamo quando i titoloni dei giornali "rivelano" intercettazioni ai danni della Merkel o di qualche altro leader europeo? Perchè pensiamo ancora che ci sia bisogno di "intercettare" qualcuno per spiarlo???