Gli appassionati di vecchia data di chinafonini ricorderanno che sul finire del decennio scorso, quando cominciavano ad affermarsi anche in Italia i cellulari di provenienza cinese ed i dual sim, ci fu una diatriba circa la "proprietà intellettuale" della tecnologia con doppia sim.
La Nokia sosteneva di non poter commercializzare telefoni dual sim in Europa a causa di un brevetto appartenente ad altra società, mentre altri produttori producevano i loro dual sim per i quali ipotizzavamo usassero una tecnologia differente. Poi, ad un certo punto, la Nokia stessa ha cominciato a sfornare i propri dual sim (tutti feature phones) mentre i produttori asiatici hanno letteralmente inondato il mercato mondiale con le loro soluzioni a due sim.
Bene, la società che si diceva possedesse il brevetto della tecnologia dual sim (ma quale?) era la italiana Hop Mobile, che molti ritenevano aver sede in Svizzera, forse perchè i suoi terminali erano lì distribuiti da un operatore telefonico locale, se non ricordo male (son passati 7-8 anni ormai).
Ora (lo scorso luglio) è arrivata una sentenza del Tribunale di Milano che condanna addirittura la Samsung al pagamento di 2 milioni di euro di risarcimento a Hop Mobile per violazione del brevetto per la tecnologia dual sim. La sentenza non scioglie tutti i dubbi che avevamo allora in merito e che abbiamo ancora oggi. Possibile che la Hop Mobile avesse brevettato la semplice "idea" di un telefono mobile con due SIM e non una tecnologia specifica per raggiungere lo scopo? Oppure Samsung utilizzava proprio la stessa tecnologia, con gli stessi componenti illustrati nel brevetto Hop Mobile, per fabbricare i suoi dispositivi? Perchè la Philips, che per anni ha dominato il mercato dual sim prima di Samsung, non è stata ugualmente denunciata? Utilizzava una tecnologia differente? Oppure il Tribunale di Milano si è espresso senza competenza tecnica in materia?
Se qualcuno di voi che leggete avesse altre dettagli sulla questione, spero voglia condividerli in questo stesso topic...