La scorsa settimana ha fatto piuttosto scalpore (almeno nel resto del mondo) l'accusa che la Professoressa Burns dell'Università della Florida del Sud ha rivolto a Facebook: secondo la docente americana infatti
l'applicazione Facebook per smartphone utilizzerebbe il microfono del telefono per ascoltare le conversazioni private di chi è nei paraggi. Poco importa che l'intercettazione ambientale sia motivata dall'esigenza di offrire pubblicità mirate o per altri scopi occulti.
Personalmente la notizia non mi sorprende affatto, anzi, mi stupisce che ad essere accusata sia la sola applicazione di Facebbok. Almeno su Android, infatti, sono centinaia le applicazioni che chiedono il permesso, tra gli altri, di accedere al microfono (così come alla fotocamera, alla rubrica etc. etc.). Io sono convinto che lo stesso Android, senza bisogno di app di terze parti, sia predisposto per essere costantemente "in ascolto" di tutto ciò che viene detto.
Insomma, detto papale papale: non basta disinstallare Facebook per smettere di essere spiati dal vostro stupidphone...
Una cosa è sicura: qualcuno ha inserito in Android il codice necessario ad accedere al microfono per ascoltare ciò che avviene (o viene detto) intorno ad esso. Secondo voi, perchè avrebbero inserito una funzionalità simile nel software, se nessuno aveva intenzione di usarla? Meditate gente.
Riporto la fonte della notizia originale:
http://www.independent.co.uk/life-style ... 57526.html