[Recensione] L'uomo che cammina - di Alan Warner

[frk]

Eccomi a recensire ancora un romanzo di un autore britannico, che quindi non trova posto nel sito amerikana.it, ma stavolta si tratta di un volume un po' più pesante e meno umoristico dell'ultimo che ho letto, anche se non mancano dei passaggi divertenti.
Il primo impatto con "L'uomo che cammina" non è dei più agevoli, o almeno non lo è stato per me. Il linguaggio di Alan Warner appare deliberatamente criptico e si fatica anche a capire il tenore del romanzo. Ci sono elementi surreali mescolati a dettagli brutalmente materiali, quasi morbosi. La trama stessa del romanzo non appare mai definitivamente chiara, e il lettore ha la sensazione di doverla intuire in modo incompleto.
Ma in mezzo a tutto questo ho trovato delle pagine inaspettatamente brillanti ed evocative, foriere di verità che non avevo contemplato dalla prospettiva proposta dall'autore. Inoltre, l'ambientazione nella brughiera scozzese è insolita, perlomeno per un lettore italiano, e conferisce un fascino aggiuntivo alla storia, per quanto strampalata.
Insomma, "L'uomo che cammina" è una lettura non adatta a tutti i palati, ma credo possa interessare i lettori più curiosi, alla ricerca di libri poco convenzionali. Avverto però i più delicati che nel libro ci sono passaggi che possono risultare di una volgarità piuttosto spinta.