Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

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Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi frk il 23/07/2014, 14:02

E' di ieri la notizia che il Garante della Privacy del governo italiano ha stabilito che Google non potrà più stipare i dati dei suoi utenti per realizzarne una "profilazione" senza il consenso esplicito degli utenti stessi.

Google avrà ora 18 mesi per uniformarsi a quanto prescritto e presentare ai suoi utenti informative più chiare e dettagliate per avere da essi il consenso esplicito a conservare i loro dati personali.

C'è da dire che, visto il grado di incoscienza e stupidità dell'utente medio del web odierno, è probabile che la maggior parte degli utenti daranno il proprio consenso senza neanche capirne le implicazioni, come già fanno oggi con la licenza di utilizzo di Android che chiede autorizzazioni assurde di cui gli utilizzatori nemmeno si interessano... ma la sentenza è comunque un passo avanti, almeno per la tutela di quei (pochissimi) soggetti che ragionano con la propria testa.

Io temo che Google si adeguerà alla sentenza rendendo semplicemente inaccessibili i suoi servizi agli utenti che non daranno il consenso, così che il cerebroleso tipo dirà "ma io voglio vedere i video su youtube :bua2: " e darà il consenso anche a farsi stuprare la madre, uccidere il cane, rubare l'auto etc. etc....

Del resto è ciò che sperimento già ora io che, per tutela della mia privacy, ho bloccato per la mia postazione l'accesso al dominio "googleapis.com", e molti siti web (che utilizzano le API invadenti di tale servizio Google) non mi funzionano più.

Comunque, questa la fonte della notizia: http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnolo ... 610f7.html
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi jack_gday il 23/07/2014, 23:59

'è da dire che, visto il grado di incoscienza e stupidità dell'utente medio del web odierno, è probabile che la maggior parte degli utenti daranno il proprio consenso senza neanche capirne le implicazioni, come già fanno oggi con la licenza di utilizzo di Android che chiede autorizzazioni assurde di cui gli utilizzatori nemmeno si interessano... ma la sentenza è comunque un passo avanti, almeno per la tutela di quei (pochissimi) soggetti che ragionano con la propria testa.


Credo che tu abbia centrato il problema :sisi: :fischio:
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi matto il 24/07/2014, 14:07

speriamo che questa nuova norma (tra l altro mi pare tutta italiana) non sia una megastronzata come quella del diritto all oblio.......tutte le richieste erano fatte per cancellare i link di brutte notizie di politici carcerati mafiosi ecc ecc
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi frk il 24/07/2014, 16:57

Vero, l'Italia è stato il primo paese europeo a tentare di arginare il potere del Grande fratello di Mountain View, per una volta...
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi frk il 27/08/2014, 17:32

Decisamente più in là si è spinta l'autorità russa: il mese scorso il parlamento russo ha infatti approvato una legge che prevede che dal 2016 i dati personali dei cittadini russi presenti sui social network non debbano lasciare il suolo patrio, nel senso che dovranno essere archiviati su server fisicamente presenti in Russia. Non so come faranno a far rispettare una simile legge (tecnicamente, intendo) ma certo che è un colpo diretto alla leggerezza (spesso criminale) con cui i social network veicolano dati sensibili di privati cittadini in giro per il mondo...

La misura appare drastica ma se ci si pensa ha una certa logica, soprattutto alla luce delle diatribe che coinvolgono USA e Russia, con sanzioni economiche applicate a quest'ultima e "vivamente caldeggiate" dall'America... i dati personali sono "merce" dal valore economico abbastanza elevato, oltre che un patrimonio da tutelare, e visto che i social network sono praticamente TUTTI americani, non vedo perchè i russi debbano permettere loro di lucrare "aggratise" sui propri cittadini.

...per non parlare di tutte le implicazioni "spionistiche"... :fischio:
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi matto il 01/09/2014, 14:33

si ma scusa se google mette un server fisicamente in russia e poi e' costantemente connesso com il resto dei suoi server a cosa serve ?????
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi frk il 01/09/2014, 16:34

Ma infatti è sicuramente una legge pretestuosa e di difficile applicazione, però riguarda solo l'archiviazione dei dati personali, che devono restare su una macchina fisicamente situata nel paese, non importa se connessa o meno. Questo forum, ad esempio, è accessibile da tutto il mondo, ma il database con tutti i dati degli utenti si trova su una singola macchina (esclusi i backup e le eventuali "ridondanze" del server, se l'hoster lo prevede) situata in Italia. Un senso ce l'ha...
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi matto il 02/09/2014, 13:59

si ma se tu che sei il gestore e hai accesso hai dati personali in teoria ci puoi fare quello che vuoi di questi dati, anche copiarteli a casa tua e analizzarli.....per connessa intendevo che FB o google anche se li mettono su una macchina in russia comunque ne hanno accesso.
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Re: Privacy, qualcosa si muove: l'autorità italiana mette i paletti a Google

Messaggiodi frk il 02/09/2014, 14:37

Lo so, son cavilli legali... come quelli a cui si affida la maggior parte dei siti web che rende disponibile materiale "pirata", non tenendo fisicamente il materiale illecito sui propri server :boh:

Tra l'altro, per legge, mi sembra che se io davvero mi copiassi a casa mia i dati di tutti gli utenti per finalità diverse da quelle per cui sono stati forniti (l'iscrizione al forum) sarei perseguibile per legge. Quindi, il fatto che sia tecnicamente possibile non rende una cosa legittima.

Nel caso di due nazioni diverse la locazione dei dati ha una importanza strategica: metti che scoppia una guerra tra due nazioni, diciamo A e B che normalmente sono partner commerciali e il social network della nazione A possiede un sacco di utenti nella nazione B; se i dati degli utenti permangono nella nazione di appartenenza possono venir protetti isolando i server nazionali, se invece questi sono a casa del "nemico" quest'ultimo potrà studiarseli con comodo e trarne vantaggio.
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