DI primo acchito, trasportato dalla risposta ideale, direi che sono perfettamente aderente alla frase esposta dal Sommo Kapo ...
Poi però si manifestano idee più cinico/realistiche.
Il problema non è la partecipazione alla brigata volenterosa (per inciso: pare che "volenterosi" e "responsabili" vadano molto di moda quando si tratti di avallare qualche schifezza), ma la situazione indecente creata nel 2007 con il varo di quel vergognoso trattato di "amicizia" in cui l'Italia tutta ha sottoscritto una serie di farneticazioni ed ha preferito abbassare i pantaloni, piuttosto che governare gli affari internazionali.
Quell'immondo trattato - che è ANCORA VALIDO, evidenziando impietosamente la nostra infelice posizione di "prostituti" nello scacchiere internazionale - fa si che non ci sia altro modo di tutelare i nostri interessi economici in Libia, se non cercando di saltare a pié pari sul presunto carro dei vincitori.
La questione è infatti esclusivamente di natura economica: la Libia assorbe circa il 17% delle nostre esportazioni e rappresenta il nostro principale alleato nel campo energetico e della messa in opera di infrastrutture.
Se c'è una guerra in Libia, ci saranno dei vincitori che a fine conflitto re-distribuiranno le ricchezze. Se l'Italia non sarà tra i vincitori ma tra i perdenti (ovvero alleati della Libia), tutti i suoi ingentissimi investimenti saranno bruciati passando in mani altrui.
Da questo punto di vista attualmente la nostra partecipazione è OBBLIGATORIA.
D'altro canto secondo me è obbligatoria solo in quanto fu firmato nel 2007 quell'obbrobrio, perché in caso contrario avremmo potuto sostenere una posizione di forte condanna delle violazioni umanitarie in Libia (a dir la verità ancora da dimostrare: dove sono le foto ed i filmati?), pur mantenendo una neutralità simile a quella di Germania ed altri Stati.
In questi casi in democrazia ci si tura il naso in attesa di fare i conti finali: una volta passata l'emergenza, chi ha sbagliato viene fatto sloggiare via per sempre.
Purtroppo da noi significherebbe rinnovare praticamente tutto il Parlamento, perché il Trattato NON fu firmato solamente da "Italia dei Valori" e "Sinistra e Libertà" ... ma è tristemente noto che gli italiani hanno generalmente una memoria storica che risale alla settimana prima.