Intervento Militare in Libia

Qui si può chiacchierare di qualunque argomento... nel rispetto del regolamento!

Intervento Militare in Libia

Messaggiodi Alistassio il 21/03/2011, 16:59

Buongiorno.
Siamo tutti coscienti di quello che sta succedendo in questo momento nel mondo e, tra Giappone e Libia, non si può dire che vada bene.
In alto possiamo leggere una frase con cui mi trovo pienamente d'accordo. Per cui vorrei sapere: voi da che parte state e cosa avreste fatto se fosse stati chiamati in causa nella vicenda Libia?
Più in generale: cosa ne pensate?

Ogni tanto uno sguardo nel mondo reale è necessario, anche se sarebbe bello vivere solo di telefonini, calcio e ragazze...
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi frk il 22/03/2011, 0:11

Ne approfitto per chiedere scusa pubblicamente ai moderatori se non li ho avvertiti prima di inserire quella dichiarazione, l'ho fatto di getto, per l'indignazione che provo e me ne assumo tutta la paternità.

Non si tratta di pacifismo "a tutti i costi", avrei dozzine di motivazioni da addurre, ma non voglio esagerare... tra l'altro io stesso avevo vietato argomenti politici nel regolamento del forum... :fischio: :bigsmile: :blush:
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi Rahab il 22/03/2011, 12:10

DI primo acchito, trasportato dalla risposta ideale, direi che sono perfettamente aderente alla frase esposta dal Sommo Kapo ...

Poi però si manifestano idee più cinico/realistiche.

Il problema non è la partecipazione alla brigata volenterosa (per inciso: pare che "volenterosi" e "responsabili" vadano molto di moda quando si tratti di avallare qualche schifezza), ma la situazione indecente creata nel 2007 con il varo di quel vergognoso trattato di "amicizia" in cui l'Italia tutta ha sottoscritto una serie di farneticazioni ed ha preferito abbassare i pantaloni, piuttosto che governare gli affari internazionali.
Quell'immondo trattato - che è ANCORA VALIDO, evidenziando impietosamente la nostra infelice posizione di "prostituti" nello scacchiere internazionale - fa si che non ci sia altro modo di tutelare i nostri interessi economici in Libia, se non cercando di saltare a pié pari sul presunto carro dei vincitori.
La questione è infatti esclusivamente di natura economica: la Libia assorbe circa il 17% delle nostre esportazioni e rappresenta il nostro principale alleato nel campo energetico e della messa in opera di infrastrutture.
Se c'è una guerra in Libia, ci saranno dei vincitori che a fine conflitto re-distribuiranno le ricchezze. Se l'Italia non sarà tra i vincitori ma tra i perdenti (ovvero alleati della Libia), tutti i suoi ingentissimi investimenti saranno bruciati passando in mani altrui.
Da questo punto di vista attualmente la nostra partecipazione è OBBLIGATORIA.
D'altro canto secondo me è obbligatoria solo in quanto fu firmato nel 2007 quell'obbrobrio, perché in caso contrario avremmo potuto sostenere una posizione di forte condanna delle violazioni umanitarie in Libia (a dir la verità ancora da dimostrare: dove sono le foto ed i filmati?), pur mantenendo una neutralità simile a quella di Germania ed altri Stati.
In questi casi in democrazia ci si tura il naso in attesa di fare i conti finali: una volta passata l'emergenza, chi ha sbagliato viene fatto sloggiare via per sempre.
Purtroppo da noi significherebbe rinnovare praticamente tutto il Parlamento, perché il Trattato NON fu firmato solamente da "Italia dei Valori" e "Sinistra e Libertà" ... ma è tristemente noto che gli italiani hanno generalmente una memoria storica che risale alla settimana prima. :censor:
Ultima modifica di Rahab su 23/03/2011, 0:31, modificato 1 volte in totale.
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi Alistassio il 22/03/2011, 17:32

frk {L_WROTE}:Non si tratta di pacifismo "a tutti i costi", avrei dozzine di motivazioni da addurre, ma non voglio esagerare... tra l'altro io stesso avevo vietato argomenti politici nel regolamento del forum... :fischio: :bigsmile: :blush:


Vista la scritta in alto mi sembrava opportuno dare a tutti la possibilità di dire la propria, se ci sono problemi chiudo immediatamente...
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi frk il 22/03/2011, 19:01

Ma no, Alistassio, stavo bacchettando me stesso, non te, ci mancherebbe! :ok:

Mi complimento con Rahab per la sua analisi, lucida, sintetica ed esauriente.
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi fazius il 23/03/2011, 0:27

Stiamo dimenticando che Gheddafi se lo erano fatto amico un po' tutti i potenti della Terra.

Ora non è piu' utile a nessuno.

Tutti vogliono la marmellata e alla fine si scanneranno fra loro.

Lasciamo perdere i vari schieramenti politci italiani: destra sinistra centro perchè qualche anno fa col Kossovo c'era D'Alema e oggi c'è Berlusconi.

Stasera ha avuto ragione Castelli a Ballarò quando ha detto che qualche anno fa si diceva ciechi e oggi non vedenti, handicappati e oggi diversamente abili, guerra e oggi missione umanitaria.

Io dico solo una cosa, col trattato che avevano firmato Italia e Libia gli sbarchi erano terminati o quasi, prima del trattato ne arrivavano a migliaia ogni giorno.
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi frk il 23/03/2011, 16:49

Okay, metto da parte la mia ritrosia e do libero sfogo al mio pensiero, anche se temo possa rendermi impopolare a molti...

Ieri sera ho guardato il prevedibile teatrino messo su dal TG1. Dapprima un collegamento con un inviato che si trovava accanto ad un obiettivo militare di Gheddafi bersagliato dalle forze della coalizione, e che sottolineava come tale obiettivo fosse lontano dalle zone "civili", e che quindi non ci sarebbero vittime civili dei bombardamenti occidentali... mica ci è andato dentro l'abitati di Tripoli a verificare che non ci fossero "danni collaterali"...
Poi, un bel collegamento con un inviato nel bel mezzo di Bengasi, dove invece si evidenziavano bene i danni provocati ai civili dalla opposta fazione... e lo stesso inviato ha avuto pure il coraggio di affermare che questa è anche una guerra di "propaganda"... appunto.

Ma io voglio fare un passo indietro, perchè è da ben prima dell'intervento armato che mi viene da storcere il naso per la bieca informazione unilaterale che le nostre amate "democrazie" ci propinano.

Tutto è iniziato con i "venti di rivoluzione" che hanno soffiato incredibilmente all'unisono in gran parte del mondo "non allineato", e con la conseguente repressione violenta di tali movimenti da parte di alcuni governi. Tale repressione ci è stata dipinta come una barbarie inenarrabile, tipica di paesi "non democratici".
Ora, mi verrebbe spontaneo chiedere: "perchè, in democrazia è permesso armarsi e scendere in piazza per tentare di rovesciare il governo?"... cioè, se lo facciamo in Italia non ci spara nessuno addosso? Se è così, lo dicessero, buono a sapersi!
Non credete che anche in democrazia un tentativo di colpo di stato sarebbe represso con la forza? E allora, cosa ci vogliono far credere?

Altra cosa: qui non si tratta di andare a liberare degli ostaggi eliminando un criminale o pochi pazzi facinorosi... qui si tratta di schierarsi con una fazione contro un'altra! ...in uno stato sovrano!!!
Li avete visti tutti i cittadini pro-Geddhafi, che manifestavano in piazza in difesa del leader. Non metto in dubbio che siano traviati, malconsigliati, o addirittura corrotti o interessati, ma sono persone, e non sono poche! Fossero anche solo qualche migliaio, chi ci da il diritto di andare a massacrarli, a casa loro, per far vincere l'altra fazione???

Ultima cosa: con persone che stanno morendo da una parte e dall'altra, qui in Europa ci permettiamo squallidi e volgari ragionamenti sul "predominio politico" all'interno della coalizione, o sugli interessi delle aziende italiane a partecipazione libica... sarà pure realistico, ma fa schifo, soprattutto in bocca a chi si autodefinisce volenteroso e difensore della pace! Ma volenteroso "de che", diremmo a Roma??? E' in frangenti come questo che mi viene da vergognarmi di essere italiano e occidentale!

Ricordate una cosa, se mi è permesso di suggerirla: la "democrazia" non è una vuota parola. E' (sarebbe) la realizzazione della partecipazione popolare. Ma tale partecipazione si potrebbe realizzare solo con l'accesso all'informazione da parte del popolo. Con una informazione pilotata e asservita come quella che abbiamo in occidente, la "democrazia" diventa solo una barzelletta, qualcosa che assolutamente non andrebbe mai "esportata"...
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi fazius il 23/03/2011, 17:50

@frk non hai tutti i torti in quello che dici.

La questione è quella di capire dove siamo intervenuti.
Facciamo l'esempio di cosa si dice in Italia:
- l'opposizione dice di rompere i rapporti con Gheddafi e praticamente di farlo fuori.
- il governo dice di restare cauti, e magari se vince Gheddafi di farci di nuovo la pace.

Chi dei due ha ragione?

Si potrebbe dire tutti e due come anche nessuno dei due e mi spiego:
1) Rompere i rapporti con Gheddafi significa dire che rompiamo i rapporti con uno che stermina o Domina il proprio popolo (è un dittatore)
2) Non rompere i rapporti con Gheddafi significa bloccare il flusso di migranti che vengono verso il nostro paese (magari li trattiene in Libia e li tortura, ancora non è stato chiarito). I migranti in Italia non sono mai stati Libici, ma Tunisini, Algerini, Marocchini,... non Libici.

Nel caso 1) allora dovremmo intervenire in decine di paesi nel mondo dove succede questo, ma non c'è sempre il petrolio come premio.
Nel caso 2) significa farsi i ca..i propri e in casa d'altri non ci interessa quello che succede.

Ancora una volta: chi dei due ha ragione?
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi frk il 23/03/2011, 18:23

Fazius, hai colto nel segno, la tua analisi, secondo me, è corretta.

Il problema nell'intervenire contro i governi che "si comportano male" è nella discrezionalità. Chi decide quali governi siano "buoni" e quali "cattivi"? Gli americani? ...ma non sono stati loro, l'unico popolo nella storia ad aver usato la bomba atomica sulla popolazione? Non c'è la pena di morte in molti dei loro stati? Forse loro non torturano e non seviziano i loro prigionieri? Non hanno mai appoggiato attentati terroristici in paesi stranieri? E allora, sono solo paesi come la Cina a non rispettare i "diritti umani" oppure fa comodo additare proprio quei paesi che limitano l'espansionismo occidentale (o in cui ci siano risorse energetiche da "depredare")?

Non fraintendemi, io adoro l'America, chi mi conosce lo sa: sono un fan della cultura statunitense, dalla letteratura alla cinematografia, mi interesso della loro storia e della loro politica... ma, francamente, chi da loro il diritto morale di decidere quali siano gli "stati canaglia"?

Ecco perchè ritengo che non si debba intervenire con la forza contro nessuno, perchè altrimenti dovremmo farci la guerra tra noi! Oppure si dicono le cose per quello che sono: l'intenzione è quella di debellare qualunque stato che non sia "allineato" alle democrazie occidentali, con qualunque pretesto. Sia chiaro, io difendo la "diversità" e il diritto alla autodeterminazione dei popoli, non certo Gheddafi, ci mancherebbe...
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Re: Intervento Militare in Libia

Messaggiodi fazius il 23/03/2011, 23:44

Purtroppo non la possiamo pensare come chi è al governo (sia in Italia che altrove, intendiamoci).
O meglio, chi ci governa non la puo' pensare come noi.

Noi ci fermiamo all'emotività. Loro vanno molto piu' avanti. Devono fare i conti con piu' parametri.
Questi parametri però fanno comodo a qualcuno e male a qualcun altro. Non c'è verso che non debba essere cosi'.

Porto l'esempio del petrolio.
Per noi comuni cittadini ci fa pena e orrore che si combatta per accaparrarsi il petrolio.
Per chi comanda invece è necessario perchè altrimenti entrano in gioco altri problemi: dove acquistare in alternativa? A che prezzo? Ce lo daranno? E se spendiamo di piu', dove prenderemo gli altri soldi? Metteremo piu' tasse? E i cittadini ci voteranno ancora? ecc. ecc.
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