Sinceramente, potevano risparmiarseli questi milioni di euro messi fuori per bici e monopattini, gettati in piazza come se andare con questi mezzi e non in auto, risolvesse la questione coronavirus.
120.000.000 di euro stanziati subito che già si sono accorti non basteranno e molto probabilmente raddoppieranno a 240.000.000.
Mi sono fatto un conto a spanella e se ogni persona richiedesse il bonus nelle principali città, saremmo subito a 175.000.000 con una media di bonus di 300 euro, figuriamoci.
Le cose cretine a parte l'inutilità di fare ora questo gesto sono:
- I classici italiani di merda compreranno la bici o monopattino per poi rivenderlo subito, forse senza nemmeno usarlo, tanto il conto è preso fatto.
monopattino da 450 euro, lo stato rimborsa il 60% e si paga 180 euro. Magicamente, e già i siti di rivendita sono pieni basta andare su Subito, se ne trovano in vendita a fiume a 300/350 euro. Spero gli eventuali soldi di guadagno fatti così se li facciano a medicine, ma non solo loro, anche la prossima categoria.
- I suddetti bici e mono hanno avuto subito impennate di prezzi ingiustificate fino anche al raddoppio. Prendo ad esempio i monopattini dove prima costavano poco più di in centinaio di euro i base e comunque meno di 300 i top o poco più, ora sono tutti da 260 in su e per su si sta a media di 350/400 per gli anonimi mai sentiti prima.
- Molti monopattini non sono a norma e nemmeno i venditori o blogger che consigliano sanno quel che dicono. Si trova molta gente addirittura che li compra dalla Cina convinta che potrà girare tranquilla e avere anche il bonus.
- Rimanendo alle norme da rispettare c'è quella che a prima vista non si considera, ossia il dover rispettare la direttiva n. 2006/42/CE, che ammetto nemmeno io avevo considerato(pensando al solo amrchio CE), ma a quanto pare questa norma richiede che sul monopattino stesso sia presente una targhetta ben specifica che i monopattini arrivati a fiume dalla Cina non so se rispettano e nemmeno sono convinto che il famoso Xiaomi rispetti. Tra l'altro, a meno che non abbia avuto un aggiornamento software, lo Xiaomi base da 350 euro circa, non è a norma, ha come velocità impostabile minima 15 o 18 km/h mentre il richiesto dalla legge è 6 km/h per poterla usare nelle aree pedonali; aree pedonali e non marciapiedi come qualche scimunito di blogger/sito dice. Non si può circolare sui marciapiedi come non lo possono fare le biciclette.
Tornando alla direttiva chiede: nome del fabbricante e suo indirizzo, la marcatura CE, designazione della serie o del tipo, eventualmente numero di serie, l'anno di costruzione.
L'unica cosa che forse ci sarà è uno stampo CE da qualche parte e il nome del modello. Spesso si tratta di modelli anonimi senza una azienda vera dietro, come fa a riportare nome del fabbricante e indirizzo? ahahahah. Noi qua su chinafonini lo sappiamo bene come funziona.
- Collegandomi ai monopattini sicuramente cinesi, embè anche tutti gli altri sono cinesi (anche i Ducati che mette solo il nome e li prende da itekk che a sua volta li prende da MT Distribution azienda protagonista nella "distribuzione" ... chissà di che.. fate voi.), nessuno fa una vera e propria assistenza a quanto pare, anche se ancora mi sto informando(forse i-bike potrebbe avere assistenza perché a tal proposito si viene rimandato a una azienda che costruisce bici da anni). L'unica sicurezza è comprare in un negozio fidato che nei 2 anni di garanzia ti cambi il monopattino o la bici oppure la rimborsi. Per le bici forse l'assistenza si trova più facilmente, per i monopattini è un disastro, un paio di commessi di negozi diversi hanno ammesso che dopo la garanzia legale non saprebbero cosa consigliare/indicare a chi avesse bisogno.
- Tutti questi MILIONI di EURO andranno in aziende cinesi e aiuteranno minimamente l'economia italiana, avrebbero dovuto prima organizzare le aziende, dove chi magari si è trovato in crisi in qualche mese poteva riorganizzarsi per costruire o almeno assemblare monopattini e mettere su anche un'assistenza. Perché questi monopattini sono molto fragili, sono giocattoli alla fine anche se li spacciano per mezzi di mobilità. Se li si usa seriamente per andare a lavoro si fanno in 2 mesi un migliaio di km e leggendo recensioni di chi li ha avuti per almeno una percorrenza tale ha avuto più rotture diverse, immaginatevi di avere ogni 2 mesi una rottura sulla vostra auto, come minimo vi incazzate.
Poi ne avrei altre che ora non mi vengono in mente, fatto sta che è stata una cosa proprio buttata lì.
Io stavo pensando di costruirmelo un monopattino elettrico, ma per la questione della marcatura CE sono fregato. Peccato. Anche perché non sono contro a queste cose(anche se già mi hanno detto che le strade sono piene di deficienti che mettono a manetta e vanno sempre senza mollare mai l'acceleratore; io uno ne ho beccato che si è infilato in rotonda senza fermarsi, e se non incrociava me che circolo mediamente piano, finiva disegnato a terra) effettivamente si risparmia, ho calcolato per me che già guido una ibrida e quindi consumo poco, con l'uso del monopattino risparmierei per la stagione estiva 140 euro circa, ma se in quei 1800 km di monopattini ne devo cambiare 2/3 il risparmio se ne è andato a quel paese....