Io ci avevo creduto che sarebbe tornato al muretto dei box della Mercedes, in fondo aveva solo 70 anni e una fibra forte, come dimostrato nel suo tragico passato. Invece, Niki Lauda non ce l'ha fatta, ed è spirato ieri, 20 maggio 2019.
Confesso che non mi stava particolarmente simpatico, soprattutto per come aveva gestito la rivalità tra Rosberg e Hamilton negli anni tra il 2014 ed il 2016, lasciandosi andare a commenti spesso fuori luogo e favorendo apertamente il pilota britannico, ma egualmente la sua morte mi ha causato profonda tristezza. Io iniziai a seguire la F1, da piccolo, proprio nella stagione del suo ultimo titolo iridato, quello del 1984 con la McLaren - Porsche. Tra gli appassionati era già una leggenda, per esser sopravvissuto al tragico incidente del 1976 ed esser riuscito a tornare al successo iridato l'anno successivo. Era una figura proverbiale: ricordo che quando qualcuno andava troppo forte in macchina, si diceva "e chi è, Niki Lauda?".
Il mio pensiero va alla moglie Marlene, che gli è sempre stata accanto, ed alla sua famiglia tutta. Il film "Rush", uscito solo poche stagioni fa, resterà come testamento della sua bravura e della sua caparbietà. Ciao Niki.