@gerko: Si, daccordo, ma io cosa posso fare realmente contro le grandi evasioni? Questo è il problema, non posso fare nulla.
E vabbé .... e allora che fai? Ti metti a schedare tutti i poveracci che - loro si! - sono tracciabili e che faticano a campare quanto te?
C'è qualcosa di malato dietro a quest'idea del bollino. Io, avendo avuto un nonno e una madre che hanno scampato i campi di sterminio per miracolo, posso dire che anche in quel tempo si adottò un bollino (che era una toppa, in realtà) e pure quello doveva identificare i "buoni" dai "cattivi". Quello che è stato fatto in nome di quella distinzione è piuttosto noto.
Tornando all'iniziativa, ripeto che il suo più grande limite è quello di far passare l'idea che il commerciante-evasore lo sia per menefreghismo, assenza di etica, scarsissimo rispetto per le istituzioni. Certo non generalizzerò .... ci sono anche quelli!
Ma quelli che conosco io da vicino sono persone che devono evadere per vivere. E' gente che negli anni '80 aveva messo via un po' di soldi e oggi, visto che incassano quanto spendono, utilizzano quei risparmi per non chiudere baracca e burattini; è gente che passa tutto l'anno a lottare perché il suo rosso in banca non superi i -55.000 € ... perché se no falliscono nell'indifferenza più totale (... non si vive serenamente con tali spade di damocle sulla testa). E' gente che corrisponde stipendi di 1.100 € mensili e lo fa con lo stomaco attorcigliato, quando pensa che tra stipendio e contributi quel bravo dipendente costa 3.500 € al mese, ma che ne vedrà il 30% di quanto versato quando andrà in pensione.
Tu puoi essere la persona più onesta del mondo. Puoi lavorare le tue 50 ore a settimana sette giorni su sette e ritenerti fortunato perché guadagni 900 euro al mese. Ma quando hai l'acqua alla gola che fai ....chiudi per pagare l'ultima rata di tasse?
Nota bene gerko che le situazioni che ti ho descritto portano comunque quel commerciante a non essere un evasore totale. Non è che lui non batta uno scontrino e non è che non paghi le tasse. Magari evade il 10% del suo fatturato perché se no non ci sta dentro, ma versa allo Stato tra tasse personali e della sua attività diciamo 120.000 euro all'anno: io vorrei sapere chi si possa permettere di giudicarlo e condannarlo in maniera tanto netta. Vorrei sapere come potrebbe essere giudicato e condannato da un pubblico impiegato che lavora 36 ore a settimana, ha le ferie pagate, la malattia, i permessi, d'estate sta 20 giorni al mare, il sabato va dai parenti e la domenica fa la gita fuori porta e magari prende 1.500 euro al mese!
La vogliamo questa guerra tra poveracci?
Io credo che sia semplice scaricare tutte le colpe sul commercio: i commercianti sono diffidenti, guardinghi, non sodalizzano tra loro (poiché vivono un perenne "tutti contro tutti" in nome della concorrenza), hanno scarsa rappresentanza, non formano alcuna corrente trasversale nelle Istituzioni; d'altro canto (e anche per i motivi sopra elencati) sono buone vacche da spremere fino all'ultima goccia.
... Il che alla lunga non farà certo bene a quei santi di cittadini che non potrebbero evadere (ma che poi trovano il modo di farlo comunque!).