Vi riporto l'editoriale che ho scritto per telefilmania.it
Digitale terrestre: switch off... e la Rai non c'è più!
Lunedì 16 novembre nella capitale ci siamo svegliati con una novità annunciata: lo switch off del segnale televisivo analogico, ovvero lo spegnimento della televisione tradizionale. Da tale data, nel Lazio, come già prima in Sardegna, è impossibile vedere la televisione senza un decoder DVB-T, esterno o integrato nell'apparecchio televisivo.
Ma anche per gli utenti già "digitalizzati" è stato comunque necessario effettuare nuovamente la ricerca automatica di tutti i canali per poter riprendere ad usare il servizio correttamente. Tale operazione è già molto antipatica, in quanto porta alla memorizzazione di una grande quantità di canali inutili, tra doppioni ed emittanti criptate, e fa perdere ogni riorganizzazione effettuata dall'utente. Ma lunedì, la nuova sintonizzazione ha portato una ulteriore sorpresa: la scomparsa dei canali Rai!
Su ben quattro decoder su cui ho effettuato l'operazione, due integrati e due esterni, di quattro produttori differenti, si è verificata la scomparsa effettiva dei principali canali della Rai e lo spostamento in posizioni difficilmente accessibili di molti altri canali. RaiUno, RaiDue e RaiTre vengono infatti memorizzati ma la loro visione non è possibile a causa della assenza di segnale, come indicato da un messaggio di errore dei decoder. Ovviamente, sto parlando di apparecchi che fino all'alba del 16 novembre funzionavano correttamente e visualizzavano i canali imputati.
Ad una ricerca più accurata, mi sono successivamente accorto che addentrandosi nei meandri del lungo e ridondante elenco di canali più o meno inutili è possibile rintracciare le emittenti scomparse: i tre canali Rai sono stati rinvenuti sulle frequenze riservate a "Test RaiUno", "Test RaiDue" e "Test RaiTre" su numerazioni diverse a seconda degli apparecchi: su uno dei decoder "Test RaiUno", unica possibilità per guardare il primo canale nazionale, è addirittura nella posizione 886, costringendo a ricordare e digitare tale assurda cifra ogni volta. Sugli altri, più fortunati, i 3 canali "test" Rai sono nelle posizioni 101, 102, e 103. Per non parlare poi delle tante numerazioni ripetute due o tre volte con canali diversi che condividono la stessa posizione e canali identici "spalmati" su diverse posizioni.
Uno dei quattro decoder, dopo una ulteriore ri-sintonizzazione, ha finalmente trovato i canali Rai nelle prime tre posizioni dell'elenco, ma la ricezione appare tutt'altro che perfetta, con frequenti "freeze" dell'immagine e qualche blocco di pixel di tanto in tanto. A chi pensasse che i problemi da me riscontrati possano derivare da una cattiva copertura, faccio presente che mi trovo in una zona che gode di ottimo segnale televisivo. Prima dello switch off utilizzavo già da mesi la tv digitale ed avevo già provveduto a chiamare un antennista per ottimizzare la ricezione al momento dell'acquisto del primo decoder, meno di un anno fa, operazione che naturalmente mi è costata anche il prezzo di una antenna nuova del tutto superflua, come spesso avviene in questi casi. Ora, pertanto, non mi si venga a dire che potrebbe essere necessario un nuovo intervento sulla antenna, perchè di certo non ho intenzione di sborsare di tasca mia i soldi di una nuova spesa causata dalla incompetenza di chi gestisce il sistema televisivo italiano. Tutt'al più potrei decidere di risparmiare invece i soldi del canone Rai, dal momento che non godo di tale servizio.
Leggendo tra giornali, siti e blog vari, ci si rende facilmente conto che tale situazione è purtroppo condivisa da migliaia di utenti nella capitale, e chissà quanti nel resto della regione. Questo in barba alle numerose raccomandazioni che da mesi ci stanno propinando su tutte le emittenti pubbliche e private. E quand'anche si risolvesse tale incresciosa situazione, possiamo star certi che si ripresenterà alla prossima modifica che verrà attuata: non è la prima volta, infatti, che bisogna risintonizzare i decoder, con conseguente snervante lavoro di cancellazione di decine di canali inutili e riorganizzazione degli altri.
Ora gli utenti delle altre regioni sanno cosa aspettarsi dallo switch off: auguri! ...e benvenuti nell'era digitale...
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