E' passata un pò in sordina la notizia, di circa un mese fa, che Blackberry aveva deciso addirittura di lasciare il mercato del Pakistan in seguito alla richiesta da parte del governo locale di avere accesso ai dati criptati sui dispositivi della nota azienda di smartphones. Solo pochi giorni fa si è infine saputo che Blackberry ha vinto la sua battaglia in difesa dei propri utenti, dato che il governo pakistano ha ritirato la richiesta, permettendo a Blackberry di operare sul suolo pakistano senza rivelare gli algoritmi di criptatura che proteggono e-mails e messaggi sui dispositivi BB.
La notizia, secondo me, è rivelatrice di una certa filosofia che solo Blackberry ha dimostrato negli ultimi anni, visto che invece le voci di accordi "sottobanco" tra gli altri produttori di smartphones (Google in primis, ma anche Apple e Microsoft) e agenzie governative o addirittura spionistiche si sono susseguite con regolarità imbarazzante fin dagli esordi di Android e iOS.
Certo, volendo malignare si potrebbe dire che Blackberry ha fatto "la voce grossa" con un governo non-occidentale, flagellato da decenni di conflitti e ingerenze straniere, mentre è difficile credere che farebbe lo stesso con il governo statunitense o con quello di qualche altra potenza occidentale...