Come già pubblicato qualche tempo fa dai principali quotidiani, pare che la tassa SIAE aumenterà fino al +500% sui dispositivi elettronici, tanto che è stata rinominata "tassa sulla tecnologia". Ovviamente Gino Paoli, presidente della SIAE, difende l'iniziativa dicendo che in realtà non è una tassa ma un dovuto ed equo contributo agli artisti già soggetti e beneficiari della SIAE.
Sul Sole24Ore di qualche giorno fa si leggeva di una nuova legge europea che autorizza e invita le dogane a provvedere immediatamente alla distruzione di tutto ciò che ritiene fraudolento e/o oggetto di contraffazione, senza passare per il normale iter doganale.
Nello specifico, parlando di telefonia, i detentori dei marchi hanno il diritto di tutelare i propri interessi giudicando direttamente ciò che è lecito e ciò che non lo è, in sede doganale. In pratica: i soliti Samsung e Apple si rendono disponibili a giudicare quali smartphone potranno passare la dogana e quali no, nel secondo caso saranno distrutti senza troppi complimenti.
Questa legge esiste già, ma è applicata solo a forniture multiple (pare da una decina di pezzi in su) e comunque l'applicazione ha un iter complesso e più "comprensivo" nei confronti dell'acquirente. La modifica rende applicabile la regola anche alle spedizioni di singoli pezzi a destinatari privati, con enorme semplificazione della prodedura di distruzione.
Sarà difficile evitare il turpiloquio, ma mi sembra un buon argomento di conversazione...