di panza79 il 22/09/2015, 12:38
Situazione simile a molti altri per i tempi ma con l'aggravante dell'anomalia del valore dell'oggetto:
Pacco accettato dal centro postale di CSI MILANO LINATE in data 29-LUG-2015 ed inviato dal centro postale di MI CSI LINATE AM a MILANO CSI in data 31-LUG-2015. Raccomandata arrivata il 17 Agosto 2015, mentre ero in vacanza all'estero, in cui veniva stimato un valore di 90 euro a fronte di una dichiarazione del venditore di 80 euro (10 euro di differenza per un cellulare pagato circa 88 euro). Rientrato il 24 Agosto, ho chiamo il numero verde 898 e la signorina del Call Center mi ha suggerito di non inviare i documenti, considerando che ormai erano trascorsi 8 giorni (più qualche giorno per protocollare ed analizzare i documenti) e visto che il costo reale dello stesso e del valore stimato erano pressochè simili. Ho preferito seguire il suggerimento della signorina, che risponde proprio al servizio specifico dei pacchi doganali, anche perchè è riportato sulla lettera che "trascorsi 15 giorni dalla data di ricezione della raccomandata, il pacco verrà comunque sdoganato con l'importo stimato di 90 euro". Da quel momento ho contattato almeno 5 volte il Call Center e mi è stato sempre risposto di attendere che il pacco venga sdoganato e che non è possibile fare nessun tipo di sollecito. Ad oggi, 22 Settembre (poco meno di 2 mesi) il pacco è ancora fermo. Il tutto per un'anomalia di “soli” 10 euro di differenza tra quanto stimato dalla Dogana a quanto dichiarato da venditore. Ritengo che, nelle vendite on line, questa differenza è quanto di più comune si possa trovare. Incredibile!